MACARIA (Μακαρέα)

Nessun repertorio.

IG XIV/2, 2297; ICI XVI, 164 (G. Cuscito).

Il nome della bambina riferito nell’iscrizione sepolcrale menzionata si riscontra con frequenza elevata nelle testimonianze epigrafiche di area orientale, nella sua variante Μακαρία ¹; che peraltro è un termine che significa “beata”, ma designa anche toponimi, di significato metaforico alludendo a un luogo di vita beata o a isole incontaminate, ma anche di precisa individuazione geografica ovvero una cittadina nella costa settentrionale dell’antica provincia di Cyprus e un’isola nel sud del golfo arabico².

Purtroppo non esistono tuttavia prove certe di un’origine orientale di Μακαρέα, ogni ipotesi potrebbe essere valida; forse nacque in una famiglia nella pars Orientis dell’Impero migrata a Mediolanum, dove perse precocemente la vita, forse morì durante il viaggio e i genitori vollero in seguito ricordarla oppure nacque semplicemente a Mediolanum da genitori orientali, che scelsero quindi la lingua greca per ricordarla.

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Nell’antica Mediolanum (od. Milano) le numerose necropoli sorte nei pressi delle principali basiliche cittadine attestarono una cospicua presenza cristiana orientale, specialmente tra la seconda metà del secolo IV e il secolo V; alcuni dei titoli furono dedicati anche a neonati, morti precocemente e nati in famiglie di orientali, forse giunti da poco tempo in Transpadana.

Tra le epigrafi cristiane, scoperte nel secolo XVIII presso la basilica Ambrosiana della città, vi fu anche quella in memoria della piccola Μακαρέα, vissuta soltanto cinque mesi¹.

La lastra in marmo grigio recante l’iscrizione sepolcrale fu conservata fino agli inizi del secolo scorso nel lapidarium sotto il portico della basilica, oggi è custodita nella raccolta archeologica della Biblioteca Ambrosiana. La tradizione di studi settecentesca² e successiva ci ha trasmesso il testo seguente: [ἐ]νθάδε κα|τάκιτε πεδί|ον Μακαρέα, | ζήσασα καλῶ| ς μῆνας πέ|ντε (IG XIV/2, 2297).

L’epitaffio fu composto in greco, commissionato verosimilmente dai genitori dell’infante defunta, battezzata alla nascita; nient’altro è possibile apprendere sulla famiglia, se non che per l’altezza cronologica e l’uso linguistico si ritiene con buona probabilità che fossero di origine orientale³.

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Index nominum –  Index rerum notabilium

Cracco Ruggini 1959 = Lellia Cracco Ruggini, Ebrei e Orientali nell’Italia Settentrionale fra il IV e il VI secolo d.C., Roma 1959, p. 249, n. 178.

Fraser, Matthews 1987 = Peter Marshall Fraser, Elaine Matthews, A Lexicon of Greek Personal Names, vol. IV, Macedonia, Thrace, Northern Regions of the Black Sea, Oxford-New York 1987.