Fin dall’epoca alto imperiale fu introdotta la carica di vicarius, in contesto politico e militare, a indicare il funzionario incaricato di sostituire il governatore provinciale eletto, nell’eventualità di assenza temporanea o definitiva. A seguito della riforma territoriale dioclezianea e la suddivisione in diocesi, il vicarius divenne l’amministratore della diocesi (Not. dign. orient. I,30-34: vicarii quattuor: Asianae, Ponticae, Thraciarum, Macedoniae, occ. I,23-29: vicarii sex: Urbis Romae, Italiae, Africae, Hispaniarum, Septem provinciarum, Britanniarum). La magistratura scomparve con la destituzione del sistema territoriale su base diocesana. Giustiniano I (527-565) trasferì alcune questioni, soprattutto giudiziarie, al praefectus praetorio.