Skip to content
Close

I Romani oltre il Po e l'Oriente

Database prosopografico tra l'oriente e l'occidente

  • Home
  • Presentazione
    • Il progetto di ricerca
    • La struttura del sito e le modalità di consultazione
    • Novità
  • inter Transpadanam et Orientem
    • Database – A Transpadana ad Orientem
    • Database – Ab Oriente ad Transpadanam
  • Bibliografia prosopografica
    • Abbreviazioni
  • Prosopografie 2024
  • Contatti
  • Guida alle citazioni
  • Link
HomeOrienteLuogoBITHYNIACAIVS PLINIVS CAECILIVS SECVNDVS
BITHYNIA COMVM Curator alvei Tiberis et riparum Decemvir stlitibus iudicandis Legatus Augusti pro praetore Legio III Gallica PONTVS Praefectus aerarii militaris Praefectus aerarii Saturni Quaestor Secc. I/II (Occ.) Tribunus legionis

CAIVS PLINIVS CAECILIVS SECVNDVS

13 Marzo 201626 Gennaio 2025ElenaLeave a comment
  • Incarico
  • Datazione
  • Repertori
  • Fonti
  • Origini
  • Destinazione
  • Indici
  • Bibliografia
Decemvir stlitibus iudicandis
Tribunus legionis III Gallicae
Quaestor Caesaris
Praefectus aerarii militaris
Praefectus aerarii Saturni
Curator alvei Tiberis et riparum et cloacarum Urbis
Legatus Augusti pro praetore Ponti et Bithyniae (111-113)
Sec. I/II  
PIR² VI P 490, pp. 204-9; NP Suppl. II, s.v. Plinius Caecilius Secundus, Caius (Plinius der Jüngere), pp. 484-6; CSGL III, s.v. Plinius Minor. Gaius Plinius Caecilius Secundus Minor Comensis, p. 2109; Diz. Scrittori Greci e Latini 3, s.v. Plinio il Giovane, pp. 1697-1707 (D. Gagliardi); Enciclopedia Italiana XXVII, s.v. Plinio il Giovane, pp. 547 s. (M. Galdi); EAA 6, s.v. Plinio il Giovane, pp. 247 s. (G. Becatti); Enciclopedia Dantesca IV, s.v. Plinio il Giovane, p. 556 (G. Brugnoli)

Plin. Epist. libri X, Pan., Torino 1973 (F. Trisoglio); CIL V, 5262 (= ILS I 2927; AÉ 1947, 65; 1963, 190; 1966, 127; 1983, 444; 1984, 436; 1999, 747; 2001, 1085; 2010, 57)
Nacque a Nouum Comum tra il 61 e il 62, giacché egli stesso raccontò di non aver ancora compiuto i diciotto anni nel momento dell’eruzione vesuviana (Plin. Ep. VI, 20,5). Le famiglie da cui discese appartenne all’aristocrazia municipale di Nouum Comum.

Comum nella Tabula Peutingeriana
Fig. 1: Comum nella Tabula Peutingeriana – segm. III, 1-2

Alla morte del padre, Lucius Caecilius Cilo, circa nel 72, fu affidato alla tutela di Verginius Rufus, grande proprietario terriero comasco, per tre volte console, vittorioso generale.

L’intera biografia è ricavabile dalla lettura del suo epistolario, opera entro cui ricorre con frequenza l’uso del termine regio, per lui parola chiave di richiamo al suo territorio originario: la Transpadana, non intesa nei limiti definiti dal governo augusteo, ma piuttosto contesto entro cui spaziarono le sue relazioni personali, area estesa tra le attuali Vercelli e Altino.

Nel 76 Plinius acquisì la toga virile e iniziò gli studi nella sua città natìa (Plin. Ep. I, 19,1), per la quale si impegnò nella preservazione della tradizione e formazione culturale, donando una biblioteca oltre a numerose e cospicue elargizioni (Plin. Ep. I, 8,1: Petiturus sum enim, ut rursus vaces sermoni, apud municipes meos habui, bibliothecam dedicaturus).

 

Si trasferì presto a Roma per proseguire negli studi, frequentando i magisteri di Quintilianus e di Nicetas Sacerdos, filosofo originario di Smyrni. Sostenuto da amicizie prestigiose di intellettuali e consolari iniziò il cursus honorum assumendo in principio l’incarico di decemuir stilitibus iudicandis, magistrato quindi con incarico di giudizio nelle cause di minore importanza (Plin. Ep. VI, 12,2).

Nell’81 partì come tribuno militare della legio III Gallica per la Syria1, con il compito di amministrare le risorse finanziarie dell’esercito, ma sempre dedito all’attività letteraria anche durante la missione militare. Durante la permanenza nella provincia infatti si confrontò con i filosofi Euphrates e Artemidorus (Epp. I, 10,2; III, 11,5), specialmente il primo tra i due fu anche la prima figura ad essere ricordata, associata all’esperienza compiuta in Syria. Plinius scrivendo della fioritura dell’arte retorica in Roma portò come esempio di uno dei principali modelli da seguire proprio Euphrates: Si quando urbs nostra liberalibus studiis floruit, nunc maxime floret. Multa claraque exempla sunt. Suffecerit unum, Euphrates philosophus. Hunc ego in Syria, cum adulescentulus militarem, penitus et domi inspexi, amarique ab eo laboravi, etsi non erat laborandum (Ep. I, 10,2).

Plinius descrisse l’incontro con il filosofo facendone risaltare la capacità di comunicare a un pubblico ampio, utilizzando un tono medio, ma nel prosieguo dell’epistola approfittò dell’esempio retorico per sottolinearne il superamento che si attua nel mondo romano, dove l’abilità comunicativa venne tradotta in prassi.

Il letterato funzionario romano fece tesoro dei dialoghi intercorsi durante questa esperienza per intervenire in modo ancor più efficace nella prassi in territorio bitinico, ma prima di ciò, ritornò nell’83 in Roma, dove conseguì il titolo di quaestor Caesaris tra l’89 e il 90 (Ep. VII, 16,2). La carriera proseguì regolarmente e nel 91/92 ricoprì l’incarico di tribuno della plebe, insignito della pretura nel 93.

L’imperatore Domiziano gli affidò la praefectura aerarii militaris tra il 94 e il 96 e Plinius svolse il compito con rigore, avvalendosi anche dell’esperienza maturata in Syria proprio nel reperimento dei fondi per le milizie.

Dal 98 all’agosto del 100 resse la magistratura di praefectus aerarii Saturni, responsabile del tesoro imperiale; la sua correttezza nell’espletamento dell’incarico gli valse l’onore del consolato.

Fu console tra il settembre e l’ottobre dell’anno 100 e preziosa testimonianza a noi pervenuta dell’acquisizione della dignità è l’orazione di ringraziamento a Traiano (Plin. Pan. 90,3).

Nel 103 riuscì anche a divenire membro del collegio degli auguri e la sua capacità di operare con zelo e dirittura morale fu premiata con un ulteriore incarico, direttamente implicato nell’amministrazione urbica: curator aluei Tiberis et riparum et cloacarum urbis, ruolo riservato ai soli ranghi consolari, espletato tra il 105 e il 107.

Negli stessi anni a Plinius fu affidata la difesa di funzionari romani rientranti dalla Bithynia con accusa di corruzione (Epp. IV, 9; V, 20; VI, 13; VII, 6.10). Egli acquisì in quel periodo maggiore consapevolezza riguardo alla situazione di quella provincia orientale: diffusi disordini causati da rivalità corporative (Ep. X, 34, 1: factionibus esse vexatas) e cattiva amministrazione (Ep.   X, 32,1).

In preparazione alla guerra contro i Parti, dovendo affidarsi a un buon governatore e diplomatico per quei territori, l’imperatore Traiano decise di eleggere Plinius legatus Augusti pro praetore Ponti et Bithyniae nel 111.

Tra l’agosto e il settembre del 111 Plinius comunicò all’imperatore di essere sbarcato ad Ephesus, dopo aver superato il capo Malea, benché fosse intralciato da venti contrari. Continuò la relazione esprimendo l’intenzione di raggiungere la provincia bitinica in parte via costa per nave e in parte in carrozza. Precisò infatti che l’intero viaggio per strada sarebbe stato faticoso per la temperatura torrida, quanto ardua sarebbe risultata l’intera tratta via mare, poiché i venti etesii avrebbero opposto resistenza (Ep. X, 15).

Le difficili condizioni ambientali e la debolezza fisica costrinsero comunque lo scrittore a sostare in Pergamum , circa centoquaranta chilometri a nord di Ephesus; proseguendo e avvalendosi di nuovo di navi costiere, giunse dunque in ritardo sulle sue previsioni il 17 settembre in Bithynia, nella città di Prusa ad Olympum (Ep. X, 17a).

Nella località Plinius cominciò a esercitare il proprio incarico, verificando le uscite, le entrate e i crediti dell’amministrazione locale (rei publicae Prusensium impendia, reditus, debitores), rilevando l’illegittimità di alcune spese.

Si impegnò anche nel recupero di opere pubbliche cittadine, nella stessa località perorò infatti la richiesta di rifacimento dell’impianto di bagni, senza trascurare la precisazione che il denaro necessario per il lavoro sarebbe stato recuperato da quanto rimborsato dai privati e da quanto normalmente devoluto per la fornitura dell’olio (Ep. X, 23).

Le problematiche di natura economica furono interconnesse con le difficili questioni giudiziarie che interessarono la provincia, Plinius fu infatti incaricato anche di stabilire la legittimità dell’uso di condannati per lo svolgimento di servizi in genere assolti da schiavi pubblici; in particolare il fatto riguardò le città di Nicomedia e Nicaea (Ep. X, 31).

La perlustrazione di Plinius in questi luoghi gli permise di evidenziare anche le lacune interne al sistema amministrativo urbano, sottolineando soprattutto la mancanza di corpi specializzati per interventi manutentivi delle strutture e monumenti cittadini (Epp. X, 33,37: in Nicomedia – Tu, domine, dispice, an instituendum putes collegium fabrorum dumtaxat hominum CL; epp. X 41-61: richiesta di un librator per il lago di Nicomedia).

Un’oculata gestione delle finanze delle province garantì adeguate entrate nelle casse imperiali, Plinius ne era consapevole e intervenne dunque sul costo eccessivo e inutile delle ambascerie, delle quali gli orientali abusavano secondo sua osservazione; in merito infatti all’amministrazione delle spese di Byzantium, Plinius ritenne opportuno la sospensione dell’invio annuale di un messo a Roma per la consegna della deliberazione ufficiale della città. Il funzionario precisò anche quale sarebbe stata l’esatta somma corrisposta all’inviato: legatum ad te salutandum annis omnibus cum psephismate mitti, eique dari nummorum duodena milia. Memor ego propositi tui legatum quidam retinendum, psephisma autem mittendum putavi […] (Ep. X, 43).

In alcune città orientali il funzionario comasco dovette affrontare il diritto di protopraxia ovvero di credito privilegiato, concesso da proconsoli predecessori e che assunse nel tempo forza di legge, uno dei casi meglio illustrati nella sua corrispondenza all’imperatore fu quello di Apamea (Ep. X, 47: […] habuisse privilegium et vetustissimum morem arbitrio suo rem publicam administrare), ma anche nell’estremo lembo orientale della provincia, in Amisus  i cittadini si amministrarono, scrisse Plinius, legibus suis (Ep. X, 92).

Raramente Plinius alluse a proprie faccende personali nelle lettere che inviò dalla Bithynia, ma è importante appunto per i rapporti mantenuti con il proprio territorio nativo quanto da lui richiesto a Traiano nel primo anno del suo mandato come legatus: Difficile est, domine, exprimere verbis, quantam perceperim laetitiam, quod et mihi et socrui meae praestitisti, ut adfinem eius Caelium Clementem in hanc provinciam transferres (Ep. X, 51). Caelius Clemens fu suo congiunto e conterraneo2 e forse raccolse le epistole di Plinius per portarle a Comum dopo la morte3.

Nella gestione della politica interna il funzionario fu in dovere di relazionare all’imperatore anche a riguardo della diffusione del cristianesimo nella provincia4, si trova traccia nell’epistola X, 96 e nella successiva risposta di Traiano (Ep. X, 97). Plinius si dichiarò incerto sulle disposizioni da attuare, probabilmente anche a causa dell’assenza di una precisa legislazione in materia. Egli affermò che i cristiani presenti erano numerosi, ma sostenne di aver dovuto considerare anche situazioni particolari nelle imputazioni, per questo, al fine di evitare possibili tumulti, suggerì prudenza negli interventi legislativi relativi a ciò che definì come superstitio prava, immodica.

Plinius riferì di aver deciso di condannare soltanto i rei confessi perseveranti, decisi a non redimersi dopo tre interrogazioni. Si soffermò poi sui risultati della sua inchiesta, dalla quale emerse un triplice motivo di condanna per i cristiani: l’appartenenza a una religio illicita, l’esecuzione di atti nefasti e il turbamento dell’ordine pubblico.

Seguì una descrizione breve e sommaria della ritualità praticata dai cristiani, precisando che durante questi incontri non si rilevarono mai infrazioni a quanto stabilito dalla legge imperiale.

Plinius, quasi certamente per rassicurare l’imperatore, concluse documentando comunque un incremento del culto ufficiale, in particolare aggiungendo che la carne delle vittime sacrificali, immolate per le usanze pagane, costituì di nuovo fervente commercio. Suggerì quindi clemenza, a favore di una rapida scomparsa di ciò che ritenne soltanto una superstizione.

Traiano rispose sinteticamente che solo i denunciati di persona che non avessero ritrattato la propria confessione avrebbero dovuto essere condannati, inoltre non era consentito indagare sul loro passato né ricercarli d’ufficio.

Nel 113 la corrispondenza con l’imperatore risulta interrotta e allo stesso anno si può anche far risalire la morte del funzionario e noto autore.


1 La legio III Gallica aveva combattuto per Vespasiano durante il conflitto a Betriacum (nei pressi dell’attuale Cremona), era giunta dalla Syria, dove tornò al termine della guerra civile del 68-69 tra i quattro imperatori – cfr. G. Forni, Il reclutamento delle legioni da Augusto a Diocleziano, Milano-Roma 1953.

2 PIR I 993, p. 432.

3 Cfr. E. Stout, Pliny’s own manuscript, in «Trans. Amer. Philol. Ass.» XCVIII (1967), pp. 481 s. La vicenda evoca un parallelismo con la fortuna dell’opera del mantovano Virgilio, Aulo Gellio ci ricorda: (Vergilius) itaque cum morbo obpressus adventare mortem viderat, petivit oravitque a suis amicissimis inpense ut Aeneida, quam nondum satis elimavisset, adolerent. (Gell. XVII X,7). Saranno infatti i compagni di studio, Plotius Tucca e Rufus Varius, a pubblicare l’incompiuta Aeneis, già comprendendo a pieno il valore dell’opera – vedasi G. De Bernardis, G. Monaco, A. Sorci, L’attività letteraria nell’antica Roma: storia della letteratura latina, Palermo 2001, p. 305. Di diverso avviso alcuni studi recentissimi, studiosi come C. Noreña, G. Woolf, Ph. Stadter ritennero che Plinius fu editore di se stesso – cfr. M. Lavan, Pliny Epistles 10 and Imperial Correspondence, in A. König, Ch. Whitton (eds.), Roman Literature under Nerva, Trajan and Hadrian. Literary Interactions, AD 96-138, Cambridge 2018, 283.

4 Già H. Grégoire, Les persecutions dans l’Empire romain, Bruxelles 1964 ricorda la maggiore diffusione del cristianesimo nei primi secoli imperiali in Asia Minore, tuttavia non si possiede attestazione di persecuzioni di cristiani e vittime delle stesse in Bithynia fino all’epoca dioclezianea.

 

Index nominum – Index geographicus – Index rerum notabilium

Index nominum
Achaei Ep. X 65,3
Amastriani Epp. X 98,1, 99
Amiseni Epp. X 92, 93, 110,1
Apameni Ep. X 48,1
Artemidorus Ep. III, 11,1.5
Athenaei Ep. IX 26,8
Bithyni Epp. V 20,1.2.4.6; VI 13,2; VII 6,1, 10,1; X 65,2, 79,1, 112,1
Byzantii Epp. X 43,1, 44, 78,1
Caelius Clemens Ep. X 51
P. Calpurnius Macer Caulius Rufus Epp. X 41, 61, 62
Claudiopolitani Epp. X 39,5, 40,3
Caius Cornelius Minicianus Epp. III 9; IV 11; VII 22; VIII 12
Ephesii Ep. VI 31,3
Euphrates Epp. I, 10,2; VII 31,2
Graeci/Graeculi Epp. I 20,4; IV 3,5; V 20,4; VII 4,9, VII 17,4; IX 26,4/ X 40,2
Heracleotae Ep. X 75,2
Juliopolitani Epp. X 77, 78
Ti. Julius Ferox Ep. II 11,5; VII 13; Pan. 87
Lacedaemonii Ep. X 65,3
Latinus Ep. III 3,3
Caius Minicius Fundanus Epp. I 9; IV 15,5; V 16; VI 6
Nicaeenses Epp. X 39,4, 40,1.2, 83, 84,1.2
Nymphidius Lupus Ep. X 87
Nicomedenses Epp. X 34, 37,1, 38, 41, 49
Parthi Pan. 14,1
Pontici Ep. X 112,1
Prusenses Epp. X 17a,3, 17b,2, 23, 24, 58,3, 71,1
Rhodii Epp. II 3,10; IV 5,1.3
Sinopenses Ep. X 90,1
Tiani Ep. X 75,2
Q. Valerius Maximus Epp. VIII 24; Pan. 70,1
Index geographicus
Achaia Epp. VIII 20,2, 24,2
Andania Ep. X 65,3
(Apamea) Myrleia Ep. X 47,1
Asia Epp. III 7,3; IV 3,1; VIII, 20,2
Athenae Epp. IV 3,5; VII 25,4, 27,5.7; VIII 24,4
Attica Ep. IX 26,8
Bithynae/Bithynia/Bithynicae Epp. X 108,1, 109/ IV 9,2; VIII 24,8; X 17a,2, 18,1, 66,2, 77,3, 87,2, 113, 114,1/ X 114,1
Bosporus Epp. X 63, 67,2
Byzantium Ep. X 77,1
Carystiae (columellae) Ep. V 6,36
Comum Epp. I 3,1; II 1,8, 5,3; III 6,4; IV 13,3.4.5.9, 30,1; V 7,1.3, 11,2, 14,1;  VI 24,5; VII 18,1.3, 32,1
Corinthia/Corinthium (aera/signum) Epp. III 1,9/ III 6,1.4
Dacia Ep. VI 31,8
Dacicum (bellum) Ep. VIII, 4,1
Ephesus Epp. X 15, 17a,1, 18,1
Euboea Ep. IX 26,8
Graeca/Graece/Graecum/Graecus (epigrammata,oratio,tragoedia,vocabula) Epp. IV 3,3, 18,1; VII 25,4; VIII 4,4/ IV 3,5, 18,2/ VII 9,2/II 3,1
Graecia Epp. VIII 24,2; X 40,3
Icaria Ep. VII 40,3
Illyricum Ep. III, 16,7
Lacedaemon Ep. VIII 24,4
Larius Epp. II 8,1; IV 30,2; VI 24,2; VII 11,5; IX 7,1
Latina/Latine/Latini/Latinorum/Latinum (epigrammata,oratio,elegi,libri,ius) IV 11,3, 18,1; VII 4,9/ V 5,3; VII 4,3/ X 104/ VII 9, 2
Malea Ep. X 5
Mediolanum Epp. IV 13,3; VII 23,1
Moesia Epp. X 43,3, 44, 74,1
Nicaea Epp. X 31,2, 39,1, 67, 81,4
Nicomedensis/Nicomedia Epp. X 38,1.2, 41,2, 42,1, 61,1, 62, 74,1 / X 25, 31,2, 33,1, 49, 50, 74,1
Olympus Ep. X 81,1
Pannonia Ep. VIII 23,5; Pan. 8,2
Paphlagonia Ep. X 27
Parthia Ep. X 74,1
Parthica (laurus) Pan. 14,1
Parthicum (metallum) Ep. X 74,3
Pergamum Ep. X 17a
Pontica Epp. X 21,1, 86a
Ponticae /Pontus Epp. X 108,1, 109/ X 75,1
Prusa/ Prusias Epp. X 70,1, 81,1.6/ X 58,5
Sinope Ep. X 91
Syria Epp. I, 10,2; III, 11,5
Ticinum Ep. VII 16,2
Transpadana Ep. IV 6,1
Index rerum notabilium
debitores Epp. X 17,3, 47,1, 54,2
impendia Epp. X 17,3, 43,1, 47,1
incendium Ep. X 33,1
iter Epp. II 17,2; IV 9,7; VI 25,1; VIII 1,1, 10,3, 17,3, 20,1; IX 26,2; X 17,1; Pan. 7,1, 20,1.4, 34,1, 52,7, 75,5, 76,9, 95,3
ludi Epp. V 13,10; VIII 8,4; X 31,2
navis (oraria)/naviculae/navigatio/navigare Epp. VI 31,16; VIII 20,5; X 15/ X 17,2/ X 15/ VIII 8,6; X 15
officium et ministerium publicorum servorum Ep. X 31,2
reditus Epp. II 4,3; III 19,7; V 13,6; VI 8,5; VII 18,3; IX 37,3; X 17,3; Pan. 41,1, 70,1
respublica Epp. I 12,11; III 18,1, 20,10; IV 13,5, 15,10, 23,2; V 7,1.3, 13,5; VII  15,2, 18,1.3; VIII 6,6, 16,2; IX 33,10;  X 1,1, 14, 17,3, 31,3, 43,1, 47,1, 54,1.2,  81,1.5, 110,2; Pan. 1,2, 5,1.6, 6,1.3, 15,5, 26,6, 55,6, 57,5, 60,3, 61,7, 66,4, 67,4.5.6.8, 68,1, 69,5, 72,1, 76,1, 78,2, 89,2, 91,3, 93,3, 94,5
vehiculum Epp. III 1,5; IV 14,2; VI 20,8; VII, 21,1; IX 10,2, 36,3.5; X 15, 17, 41, Pan. 14,3, 20,3

Birley 2000 ꞊ Anthony Richard Birley, Onomasticon to the Younger Pliny. Letters and Panegyric, Lipsia 2000

Castagna, Lefèvre 2003 ꞊ Luigi Castagna, Eckard Lefèvre, Plinius der Jüngere und seine Zeit, Monaco-Lipsia 2003

Ciapponi 2011 ꞊ Lucia A. Ciapponi, Plinius Caecilius Secundus, Gaius, in V. Brown (a c. di), Catalogus Translationum et Commentariorum: Mediaeval and Renaissance Latin Translations and Commentaries, Washington 2011, pp. 73-152

Colin 1965 ꞊ Jean Colin, Pline le Jeune et les cités grecques dans la province Pont-Bithynie (Pl. J. Epist., lib. X), in “Historia. Zeitschrift für alte Geschichte”, XIV (1965), pp. 455-9

Jones 1940 ꞊ Arnold Hugh Martin Jones, The Greek City from Alexander to Justinian, Oxford 1940

Lavan 2018 = Myles Lavan, Pliny Epistles 10 and Imperial Correspondence, in A. König, Ch. Whitton (eds.), Roman Literature under Nerva, Trajan and Hadrian. Literary Interactions, AD 96-138, Cambridge 2018, 280-301

Paratore 1970 ꞊ Ettore Paratore, La letteratura latina dell’età imperiale, Firenze-Milano 1970, pp. 143-5

Polverini 1963 ꞊ Leandro Polverini, Le città dell’Impero nell’Epistolario di Plinio, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, in “Contributi dell’Istituto di filologia classica. Sezione di storia antica, I, Ser. III, in Sc. Stor., VI, Milano 1963, pp. 187-263

Reynolds 1983 ꞊ Leighton Durham Reynolds, Texts and Transmission: A Survey of the Latin Classics, Oxford 1983, pp. 316-322

Sherwin-White 1966 ꞊ Adrian Nicholas Sherwin-White, The Letters of Pliny: a historical and social commentary, Oxford 1966, pp. 524-771

Stout 1954 ꞊ Selatie Edgar Stout, Scribe and critic at work in Pliny’s letter, Bloomington 1954

Stout 1962 ꞊ Selatie Edgar Stout, Plinius, epistulae. A critical edition, Bloomington 1962

Stout 1967 ꞊ Selatie Edgar Stout, Pliny’s own manuscript, in “Transactions of the American Philological Association”, XCVIII (1967), pp. 481 s.

Trisoglio 1972 ꞊ Francesco Trisoglio, La personalità di Plinio il Giovane nei suoi rapporti con la politica, la società e la letteratura, Torino 1972

Trisoglio 2013 ꞊ Francesco Trisoglio, Opere di Plinio il Giovane, Torino 2013

Tuccinardi 2015 ꞊ Enrico Tuccinardi, La tradizione testuale del libro X delle epistole di Plinio: una proposta alternativa, in V. Polidori (a c. di), Studi sul cristianesimo primitivo (2007-2014), Lecce 2015, pp. 14-38

 

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Home
  • Presentazione
    • Il progetto di ricerca
    • La struttura del sito e le modalità di consultazione
    • Novità
  • inter Transpadanam et Orientem
    • Database – A Transpadana ad Orientem
    • Database – Ab Oriente ad Transpadanam
  • Bibliografia prosopografica
    • Abbreviazioni
  • Prosopografie 2024
  • Contatti
  • Guida alle citazioni
  • Link

Categorie

© 2022 HUMOT - COPYRIGHT, tutti i diritti riservati (All Rights Reserved)
Gestisci Consenso Cookie
Usiamo cookie per ottimizzare l'esperienza di utilizzo del nostro sito web.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preference
{title} {title} {title}